Borgo del Naviglio -

Nero sangue è una tappa realizzata in collaborazione con l'artista Osvaldo Neirotti
Nero Sangue
Gli attacchi più accaniti si svolgono attorno al Naviglio, la cui difesa è affidata al comandante Antonio Cieri. Per la sua particolare posizione topografica, il Naviglio presenta maggiori difficoltà di resistenza e dopo parecchie ore di combattimento il settore è quasi accerchiato. L’operaio Mussini Giuseppe e il quattordicenne Gino Gazzola cadono colpiti mortalmente, ma gli Arditi non si arrendono. I fascisti, immaginando che dietro le barricate si nascondono molti uomini armati, indietreggiano.
L'IDEA
L’ Opera “Nero Sangue” racconta la storia di due giovani uccisi durante le Barricate. Questo racconto viene fatto dall’albero stesso, che si rende protagonista e custode della loro linfa vitale. Giuseppe Mussini, 25 anni, e Gino Gazzola, di appena 14, vengono brutalmente uccisi dai fascisti. I loro nomi sono impressi sulla corteccia dell’albero, in bianco, colore simbolo della purezza dell’anima. Il rosso raffigura il sangue e cola su uno sfondo nero, che rappresenta l’avanzata delle camicie nere.

INTERVISTA ALL'ARTISTA
Osvaldo Neirotti, noto come l’artista degli alberi, racconta la sua arte tra pittura e poesia.